Tensione (fonetica)

In fonetica articolatoria, la tensione è un tratto fonetico che l'analisi tradizionale lega al grado di tonicità muscolare degli organi fonatori, e che può influire sulla produzione delle vocali, delle consonanti o dell'intera sillaba. Accompagna spesso altri tratti fonetici come la quantità vocalica, la quantità consonantica o la sonorizzazione.

Alcune lingue fanno un uso fonologico di una distinzione di tensione, cioè la utilizzano per distinguere alcuni dei loro fonemi, generalmente in correlazione con altre variazioni fonetiche. Quando la distinzione di tensione influisce sulle vocali, si contrappongono vocali tese e vocali rilassate; quando influisce sulle consonanti, si contrappone consonante forte (o fortis) e consonante debole (o lenis). Nel caso della tensione sillabica, non si tratta più di un'opposizione di fonemi ma di un fatto di prosodia.

La lingua italiana non utilizza questa distinzione nella sua fonologia, anche se la conosce dal punto di vista della fonetica, soprattutto attraverso il fenomeno della lenizione, ossia della mutazione delle consonanti da forti a deboli (in particolare delle occlusive intervocaliche sorde e, più raramente, sonore).


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